Perchè la diagnosi architettonica conviene Progetico 5 Agosto 2025

Perchè la diagnosi architettonica conviene

Iniziare una ristrutturazione senza una diagnosi architettonica è un po’ come partire per un viaggio senza una mappa.

Se si ignorano i problemi nascosti e non si valutano attentamente costi, vincoli e potenzialità, si corre il rischio di ritrovarsi con un cantiere bloccato e il budget esaurito.

In questo articolo spiegheremo in modo chiaro e concreto perché questo primo passo è così importante per evitare brutte sorprese e risparmiare.

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Ristrutturare casa è spesso un’impresa che mette a dura prova la committenza perché le insidie sono molte e le sicurezze molto poche.

Raramente si è visto un cantiere che non abbia raddoppiato (o peggio) i costi previsti, mettendo in serie difficoltà chi doveva sostenere la spesa e non sapeva come arrivare fino in fondo quando tutti i soldi disponibili erano finiti.

Purtroppo ci si può trovare in questa situazione quando manca una sufficiente progettazione iniziale e non si esegue una adeguata diagnosi architettonica.

Con un buon lavoro iniziale si possono stimare i costi complessivi iniziali, individuare le incognite e prepararsi a trovare le soluzioni necessarie.

Spesso il tecnico progettista non è disponibile ad eseguire questo servizio, perché si rischiano brutte figure quando non si ha abbastanza esperienza per prevedere cosa può veramente succedere in un cantiere oppure no.

Invece la diagnosi architettonica è un servizio essenziale prima di iniziare ogni ristrutturazione, perché ogni aumento considerevole di costi, quando si è già iniziato un cantiere e magari si è aperto un mutuo o simili, è una cosa che può mettere in crisi tutti.

“Una ristrutturazione può mettere in crisi una coppia, più di avere un bambino….” può essere solo una battuta, ma non si allontana molto dalla realtà.

Spesso si sono visti cantieri che sono rimasti incompiuti perché la committenza aveva finito tutti i soldi prima di vedere la fine e quello che era un sogno che si voleva realizzare, era diventato un incubo purtroppo.

Si può sembrare maligni, ma bisogna anche dire che l’importanza della diagnosi architettonica spesso non viene promossa neanche dagli addetti al settore perché un’analisi corretta potrebbe bloccare la committenza prima di partire, mentre il “pollo da spennare” è spesso interessante sia per l’impresa che, una volta che il cantiere è partito può trovarsi nella situazione di chiedere qualsiasi cifra pur di arrivare a una conclusione, sia per il tecnico professionista.

Purtroppo le insidie e le persone poco oneste sono un po’ dappertutto e l’unica maniera per difendersi è affidarsi a una buona diagnosi architettonica iniziale proposta da professionisti seri.

Oltre a quello spiegato in questo articolo, la diagnosi architettonica può aiutare a vedere bene gli spazi e trovare soluzioni alle esigenze di chi le abita, ma questo merita di essere spiegato in un altro articolo che vi proporremo nei prossimi giorni.

A cura di Ing. Bruno Tommasini

Per noi progettare non è solo un lavoro, è una responsabilità nei confronti dei nostri clienti.
Ci impegnamo a proteggere i nostri clienti da lavori incompleti, costi imprevisti e decisioni affrettate, perché sappiamo quanto possa essere faticoso, costoso e incerto il processo.
Ecco perché, prima di iniziare, proponiamo sempre una diagnosi architettonica: è il modo più serio per partire, l’unico che ci consente di arrivare alla fine dei lavori in serenità.

Ogni progetto ha le sue specifiche esigenze: lavorando insieme possiamo trovare quella che si adatta meglio alla tua situazione.

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