Vuoi cambiare i pavimenti? Ecco la guida completa su tutti i materiali Progetico 19 Settembre 2025

Vuoi cambiare i pavimenti? Ecco la guida completa su tutti i materiali

Durante una ristrutturazione, una delle scelte che più fa vacillare i committenti è:
sostituire i pavimenti o applicare il nuovo su quello esistente?
Questo perché molto spesso la rimozione dei pavimenti porta con sé dei costi importanti che nell’economia del cantiere potrebbero essere destinati ad altre lavorazioni più vincolanti: va spesso prevista infatti anche la demolizione e successivo rifacimento del massetto di sottofondo sui cui poggiano le piastrelle.
Oggi esistono però numerose valide alternative alla demolizione della pavimentazione, sia che dobbiate ristrutturare un intero immobile sia che vogliate ripensare una sola stanza.

Non esiste un pavimento da sovrapporre migliore degli altri.
Ognuno ha i suoi pro e contro che dipendono da diversi fattori come la funzione dell’ambiente in cui andrà installato, il budget a disposizione, le altezze interne dei locali e gli eventuali “conflitti” con porte e portefinestre, la planarità della superficie sulla quale si interviene per evitare problemi in fase di posa, l’impatto ambientale del materiale, i tempi e le modalità di posa, senza dimenticare ovviamente l’estetica ed il tempo che siete disposti a dedicare alla sua manutenzione.

Abbiamo quindi pensato di riassumervi le soluzioni alternative principali per aiutarvi a districarvi in questa importante scelta.

come scegliere i pavimenti di casa
GRES PORCELLANATO

Il gres porcellanato è un materiale di larghissimo utilizzo che ha preso piede ormai da anni: questo perché è adatto a numerosi ambienti senza perdere resistenza e versatilità e inoltre è disponibile sul mercato con pressoché infinite varianti estetiche (marmi, pietre, cementi, fantasie, legni, tinte unite e chi più ne ha, più ne metta!).

Nell’applicarlo in sovrapposizione a pavimento è consigliabile optare per soluzioni di spessore non oltre il centimetro per evitare di gravare eccessivamente sul solaio, oltre che prestare attenzione nelle fasi posa. Lo stesso dicasi per le soluzioni “slim” con spessori tra i 3 e i 5 mm, a patto che la preparazione del fondo venga fatta in maniera adeguata.

Pro: altamente durevole e resistente a graffi e macchie, resistente all’umidità, grande varietà estetica;

Contro: materiale freddo al tatto, manutenzione delle fughe che possono richiedere pulizie regolari.

LAMINATO

Il laminato è un materiale MDF o HDF (Medium/High Density Fiberboard) che si sta diffondendo molto rapidamente.

Tra i diversi vantaggi ci sono lo spessore particolarmente ridotto, la buona durata nel tempo e la facilità nella sua pulizia. Senza tralasciare ovviamente la varietà di opzioni a livello estetico.

I pavimenti in laminato non necessitano inoltre di colla per la posa in quanto sono strutturati a doghe e questo permette di posarlo ad incastro con la conseguente possibilità di smontarlo rapidamente e senza sforzi se si svolesse un domani cambiare tipologia di finitura.

Pro: economico e versatile, facile installazione e manutenzione;

Contro: sensibile all’umidità, aspetto meno autentico rispetto ad altri materiali, rumoroso al calpestio, una volta usurato va sostituito, non può essere rinnovato.

PVC

Altro materiale che sta prendendo piede per una soluzione a pavimento più economica è quella del PVC anche perché può essere posato in autonomia.

Esistono due tipologie di posa per questo materiale: posa con colla o flottante.

La prima può essere eseguita solo nel caso in cui il sottofondo, e quindi il piano di posa, sia perfettamente piano; in caso contrario sarà opportuno prevedere uno strato di autolivellante o optare per la posa flottante che necessita di un materassino fonoassorbente (per correggere appunto le irregolarità sottostanti) e si caratterizza per il sistema ad incastro a click.

Pro: economico, facile installazione e manutenzione;

Contro: aspetto meno autentico rispetto ad altri materiali, una volta usurato va sostituito, non può essere rinnovato.

RESINA

Nel caso in cui il piano di posa non fosse perfettamente liscio e regolare, si può optare per un materiale che sia esso stesso autolivellante: un buon esempio è la resina che ci permette appunto di auto-livellare e avere una nuova finitura in un unico step.

Si tratta di una soluzione rapida ma non sempre economica che viene applicata direttamente su pavimenti (e anche rivestimenti) in grado di dare come risultato finale una superficie completamente liscia ed uniforme, priva di fughe (quelle pre-esistenti vengono infatti “riempite” dalla resina stessa e non sono più visibili). La varietà cromatica è molto ampia e lo spessore è davvero minimo, circa 3 mm, il che consente di non doversi preoccupare della diminuzione eccessiva delle altezze interne degli ambienti e di eventuali modifiche alle quote di porte e portefinestre.

Pro: bassissimo spessore, un unico materiale autolivellante e dall’ottima finitura finale;

Contro: soluzione non sempre economica.

PARQUET PREFINITO

Se apprezzate il calore e l’eleganza del legno, una buona alternativa è quella del parquet prefinito o flottante. Come per il pavimento in PVC, anche in questo caso la posa può essere realizzata per incollaggio o flottante; la prima opzione, come già specificato, è ottima solo nel caso in cui il fondo sia opportunamente livellato. La posa flottante invece prevede doghe accoppiate con un materassino fonoassorbente che aiuta a livellare il fondo in caso di irregolarità e prevede spesso un sistema ad incastro tra le tavole.

Pro: numerose essenze e colori, posa semplice e rapida;

Contro: potenzialmente rumoroso nel caso di posa flottante, minor rinnovabilità rispetto alla versione classica in legno massello.

A cura di Arch. Rebecca Ollari

Ogni ristrutturazione è unica e merita la giusta attenzione.
Per questo è fondamentale avere accanto tecnici capaci e professionali che sappiano gestire progetto, pratiche e cantiere.

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